Quando vidi mia madre fare per la prima volta questo dolce non capivo il perché della sua agitazione. Per me era una ciambella, e niente più. Inoltre aveva questo strano ingrediente, il cremor tartaro, che a me sembrava qualcosa di davvero poco commestibile. Ma era buona, questo devo ammetterlo. Soffice come nessuna ciambella sapeva essere…quasi un enorme pan di spagna. E in due giorni in casa finiva…
Qualche anno dopo la vidi sul web. O meglio, non ero sicura fosse lei. La vedevo dappertutto, su instagram, pinterest, sui blog. La feci per la prima volta al compleanno di mio figlio…servendola su un’alzatina azzurro pastello con le bandierine a tema, lasciando che fosse il focus del tavolo. Poi decisi di farla di nuovo, per questo blog. Un’amica mi disse “Ma stai facendo una fluffosa?”. Io le risposi: “Boh, per me è una ciambella americana, è la ricetta di mia zia”.
Lei rise della mia ingenuità...tutto il mondo la chiama fluffosa, e per me è solo un ciambellone. Già…ma non uno qualunque, il preferito di mio figlio. Questa è la mia ricetta.
Ingredienti (per lo stampo Wilton da 25,4 cm)
7 uova
300 gr farina
300 gr zucchero
1 bustina lievito per dolci
1/2 cucchiaino cremore tartaro
aroma di vaniglia
1/2 bicchiere di olio di semi
1 bicchiere di acqua tiepida
Fate battere gli albumi con il cremor tartaro finché non sono belli sodi. Montate i tuorli con lo zucchero fino a renderli spumosi, poi aggiungete l’olio, l’acqua, gli aromi, sempre battendo con le fruste. A mano poi aggiungete prima la farina e poi incorporate gli albumi, mescolando dal basso verso l’alto in modo che il composto incorpori aria. Versate nello stampo (che non va imburrato) e cuocete in forno statico a 180° per circa un’ora, fino a che i bordi non si staccano. Una volta uscita dal forno rovesciate immediatamente lo stampo sui piedini e lasciate che si raffreddi.
Potete prepararla anche in un normale stampo da ciambellone, questa volta però dovete imburrarlo, e soprattutto dimezzare le dosi. Io lo feci prima di acquistare lo stampo adatto, e venne davvero bene ugualmente!
Io l’ho decorata con le fragole e le margherite raccolte in giardino, perché è così che l’ho sempre immaginata. I miei uomini ne vanno matti…mentre mi chiedo perché è un dolce che faccio davvero così poco.
Alla prossima!
2 Comments
curlykitchenblog
4 aprile 2016 at 4:34 pmbellissima! 🙂
uno spicchio di melone
11 aprile 2016 at 9:55 pmÈ stupenda! Davvero complimenti!